Il ritratto come incontro — Antonio Manta e Guido Harari

in collaborazione con Logo Akademie.001SITO

Il racconto di se stessi e dell’altro attraverso la fotografia – La persona, ironia e rispetto – I motivi dietro alla scelta di un linguaggio e di un genere – Fotografia come qualità del tempo da condividere – Vivere più vite in una – Vita vera e non ritratto di confezione – Invenzione e produzione: come conciliare ricerca creativa ed esigenze di mercato – L’improvvisazione come risorsa creativa – “Dimenticare” la tecnica – Fotografia come seconda natura.

Il workshop sarà articolato in una parte teorica con proiezione (“Diario di un privilegiato”) e in una parte esecutiva, che comprenderà la costruzione del ritratto in sala di posa e/o esterni, il primo giorno; la sua elaborazione al computer sino ad arrivare alla stampa il secondo giorno.

Il workshop comprende, anzi, prende proprio le mosse, da una valutazione del portfolio dei partecipanti, oltre che del lavoro da loro realizzato nel corso del workshop stesso, con l’obiettivo di individuare e suggerire ipotesi di lavoro per il loro percorso futuro. 


BIOGRAFIA DOCENTI
Antonio Manta è fotografo professionista e stampatore, docente di Fotografia presso l’ISIA di Urbino.
Ha stampato per fotografi di fama nazionale ed internazionale come Nino Migliori, Fulvio Roiter, Francesco Cito, Tim A. Hetherington, Nancy Fina, Anke Merzbach, Joe Oppedisano, Giuliana Traverso, Franco Fontana e altri.
Dal 2008 collabora con Canson di cui è testimonial italiano ed è stato stampatore ufficiale del Lucca Digital Photo Festival, del Serravezza Fotografia e del Corigliano Calabro fotografia.
Nel 2010 avvia una collaborazione con EPSON che lo indica come principale testimonial e sviluppatori italiano del sistema di certificazione internazionale Digigraphie by Epson.
Come fotoreporter ha lavorato in Marocco, Tunisia, Togo, Uganda, Laos, Israele, Cambogia, Vietnam e Armenia e ha esposto in location di alto valore come il Senato della Repubblica italiana, il Comune di Sestri Levante, il Museo del Mart di Rovereto, il CIFA – Centro Italiano della Fotografia d’Autore – Bibbiena, a Bologna al Palazzo d’Accursio, nelle Scuderie Granducali, al Palazzo Arnone di Cosenza e nelle strutture del Parco Nazionale della Sila.
Nel corso della sua carriera ha realizzato numerose pubblicazioni fotografiche tra cui Enfants du TogoAnime e PietraPrigionieri nel desertoUganda ControSila dono sovrano e Given to Grow. Suoi lavori sono inoltre conservati presso Len-Levine di New York e in collezioni private di Lione e Parigi.
Dal 2010 costituisce attorno a sé un nucleo di giovani professionisti con i quali avvia il Progetto BAM – Bottega Antonio Manta tramite il quale vuole contribuire alla diffusione della cultura visiva e alla sensibilità nei confronti dell’immagine fotografica.

Guido Harari ha firmato, come fotografo, numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Lou Reed, Vasco Rossi. Oltre alla musica, si è dedicato al reportage, al ritratto istituzionale, alla pubblicità e alla grafica. E’ stato uno dei curatori della mostra multimediale dedicata a De André da Palazzo Ducale, a Genova. Tra i suoi libri più recenti The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, 2004), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Gaber. L’illogica utopia (2010), Tom Waits e Vinicio Capossela (2012).
Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da tempo, Wall Of Sound Gallery, galleria fotografica interamente dedicata alla musica.