Graffiando la superficie narrare in profondità — Jan Grarup

in collaborazione con Logo Akademie.001SITO

Jan Grarup spiegherà i suoi metodi di lavoro e per i partecipanti ci sarà la possibilità di porre domande e avere informazioni pratiche sui suoi metodi di post-produzione e sull’editing dei suoi lavori.

Ai partecipanti è richiesto di presentare un portfolio composto da non più di dieci immagini, che Jan Grarup esaminerà dando loro consigli su come migliorare e rendere più incisivo il loro lavoro.

Gli studenti riceveranno un assignement di mezza giornata, così avranno la possibilità di scattare fotografie con la guida di Jan Grarup: questo approccio pratico li aiuterà a capire in che modo realizzare i loro reportage.


BIOGRAFIA DOCENTE
Nato in Danimarca nel 1968, Jan Grarup ha documentato conflitti in tutto il mondo per più di 20 anni, inclusi la Guerra del Golfo, il genocidio in Ruanda, l’assedio di Sarajevo, e l’insurrezione palestinese contro Israele nel 2000.
La sua copertura del conflitto tra la Palestina e Israele ha portato a due serie fotografiche: The Boys of Ramallah, che ha ricevuto il POYi World Understanding Award nel 2002, seguita da The Boys from Hebron.
I suoi lavori riflettono il suo credere nel ruolo del fotogiornalismo come testimone, come documento storico, e come strumento di cambiamento e il suo dover raccontare le storie di quelle persone che non possono farlo da sole. Scatti più recenti includono quelli del terremoto a Haiti per Time Dagladet Information.
Nel novembre 2011 si è unito allo staff del New York Times come fotografo di redazione, coprendo l’Africa e il Medio Oriente, specialmente Afghanistan, Iraq, Libia e il Corno d’Africa. Nel 2011 ha fotografato il campo rifugiati a Dabaad, in Kenya, e nel 2012 ha viaggiato molto in Somalia, realizzando un reportage di grande approfondimento su molti dei problemi che la popolazione somala deve affrontare.