Location: Palazzo Ducale, Cortile Carrara, 1


CHAMPÚ. THE YOUTH OF LA VIBORA -VINCENT DELBROUCK

a cura di Nanda van den Berg
in collaborazione con Huis Marseille, Amsterdam

Vincent Delbrouck è stato a Cuba, che definisce “sua nazione adottiva”, per la prima volta nel 1997 e vi è tornato regolarmente negli anni successivi. Nella primavera del 2018 Delbrouck ha incontrato un gruppo di ragazzi nel parco El Chivo a La Vibora, un tranquillo quartiere dell’Avana. Le ragazze gli hanno chiesto se voleva scattare delle fotografie: “Immediatamente sono arrivati: Leslie, Oscar, Gabriela, Solanch, Addiel, Leonardo, Oris, Sharawi, Marcel. Li ho fotografati con aperto entusiasmo, un po’ invidioso ma a mio agio. In loro ho trovato quello che avevo cercato per anni: una gioia contagiosa”. Si è sentito in forte connessione con loro, le differenze di età e cultura sono come scomparse, ed è diventato uno del gruppo.

Gli adolescenti che Delbrouck ha incontrato fanno parte di una generazione che è nata in quello che viene chiamato “periodo speciale”, negli anni immediatamente successivi alla caduta del Muro di Berlino e al collasso dell’Unione Sovietica – alleato economico di Cuba –, che hanno portato a una seria carenza di cibo e di beni di consumo.

Cuba aveva vissuto in passato altre carestie: nel 1959 la Rivoluzione Cubana guidata da Fidel Castro aveva soppiantato la dittatura con un regime comunista e gli Stati Uniti avevano immediatamente imposto l’embargo. Internet è recentemente diventato accessibile a molti cubani, grazie alla legalizzazione delle reti domestiche e all’importazione dei router, ma è ancora il governo che decide quali siti si possono vedere e quali no. La libertà di espressione è limitata, così come quella d’informazione e quella artistica, e l’atteggiamento nei riguardi della comunità LGBT è ancora oggi intollerante come lo era negli anni Cinquanta. Ma anche queste problematiche non sembrano turbare gli adolescenti di Delbrouck. Come vedono il futuro? “Non si fanno progetti reali per il futuro qui”, dice Delbrouck. “Lo stato non è in grado di offrire possibilità di carriera. Ed è meglio se lo accetti, restando sdraiato sul pavimento a baciare il tuo fidanzato o la tua fidanzata – iniziando a creare il tuo piccolo sentiero di libertà in quel rigido mondo in decadimento”.

Le fotografie di Vincent Delbrouck sono il testamento dell’indistruttibile vigore e della resilienza della giovinezza, l’evidenza positiva della forza delle persone di rialzarsi nelle difficoltà per costruire un futuro migliore. 


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