Location: Scuderie Ducali, Piazza San Romano 4
Orari: Lunedì – Giovedì 15:00 – 19:30 / Venerdì – Domenica 10:00 –  19 :30


LAURA LAFON + MARTIN GALLONE – YOU COULD EVEN DIE FOR NOT BEING A REAL COUPLE

a cura di Florent Basiletti
in collaborazione con Manuel Rivera-Ortiz Foundation, Arles

Avventurarsi in un viaggio sul cammino dell’amore in territorio curdo.
Questo è quello che ha deciso di fare Laura Lafon con il suo viaggio ad est della Turchia, nell’intenzione di svelare ciò che abita lo spazio intersezionale tra lotta al patriarcato e lotta per l’indipendenza curda. Cos’è l’amore?

Laura non ha viaggiato da sola; con lei un compagno, fotografo, Martin Gallone. Lavorare in coppia è stata una fonte incessante di domande e stimoli, in un dialogo fotografico giocoso. Come immaginano e vivono l’amore i giovani curdi, in un contesto così conservatore? Cosa rappresenta per loro la coppia libera del mondo occidentale?

Gli autoritratti che Lafon e Gallone realizzano della loro coppia immaginaria, si intrecciano ai ritratti scattati ai giovani curdi. Al centro della ricerca di Lafon ci sono temi come la mascolinità, il sesso, l’amore, il matrimonio: parole che ci rimandano ad amori proibiti, tradizioni e a un patriarcato soffocante.

You could even die for not being a real couple, ci rammenta che anche l’intimità può avere a che fare con la politica. In un dialogo tragicomico sulle condizioni sociali e i contesti culturali nei quali l’amore può essere vissuto. Una finzione autobiografica che ci racconta di una storia d’amore in Kurdistan, un Paese che lotta per esistere.


MANUEL RIVERA-ORTIZ FOUNDATION
Fondata nel 2010, la Manuel Rivera-Ortiz Foundation sostiene il lavoro di artisti e fotografi impegnati a partecipare alla costruzione di una nuova visione del mondo. Premiando il lavoro di artisti e fotografi emergent, la missione della Fondazione è quella di sostenere progetti documentari che si concentrano su tematiche sociali, culturali, politiche e ambientali.

Le immagini sono uno strumento prezioso per indagare ciò che è sottovalutato o dimenticato, possono costruire una nuova visione del mondo, dando voce a coloro che non ce l’hanno e un’opportunità alle comunità più vulnerabili e svantaggiate di essere viste e ascoltate.