HAITI — STANLEY GREENE


a cura di Enrico Stefanelli
in collaborazione con Noor Agency e Polka Galerie

“Il vudù è una religione afroamericana dai caratteri sincretici e fortemente esoterici. La parola deriva dal termine africano vodu, che letteralmente significa “spirito”, “divinità”, o ancor più letteralmente “segno del profondo”. La religione vuduista attuale combina infatti elementi ancestrali estrapolati dall’animismo tradizionale africano che veniva praticato nel Benin prima del colonialismo, con concetti tratti dal Cattolicesimo. Oggi il Vudù è praticato da circa sessanta milioni di persone in tutto il mondo, e ha recentemente acquisito il privilegio di essere riconosciuto come religione ufficiale in Benin, dove è fiorentemente organizzato in una Chiesa alla quale aderisce l’80% della popolazione, e ad Haiti dove è praticato da gran parte della popolazione, contemporaneamente alla religione cattolica. A differenza di quanto comunemente si ritiene, il Vudù non è un fenomeno legato alla magia nera, ma una religione a tutti gli effetti, ed è dotato di un profondo corpus di dottrine morali e sociali, oltre che di una complessa teologia. È indubbio che il Cattolicesimo abbia fortemente disapprovato alcuni aspetti del Vudù, che presentano forti connessioni con il Satanismo tradizionale: i sacrifici animali, l’importanza ritualistica del sangue e di animali che i Cristiani considerano maligni (i serpenti in particolar modo), le possessioni e la magia nera”. (cit. Wikipedia)
Stanley Greene, durante la sua permanenza ad Haiti, non poteva quindi tralasciare questo aspetto fondamentale della vita degli abitanti di Haiti. Una visione delle pratiche religiose e spirituali della popolazione haitiana non approfondita, ma senza dubbio significativa e che ci fa ben comprendere le molteplici sfaccettature di quella religione e di come venga quotidianamente vissuta in quel lembo di terra. Fotografie di forte impatto, alcune anche emotivo, che dimostrano l’abilità e la sapienza di saper raccontare del famoso reporter.