Location: Palazzo Guinigi, Via Sant’Andrea 43
Orari: Lunedì – Giovedì 15:00 – 19:30 / Venerdì – Domenica 10:00 –  19 :30


SEIICHI FURUYA – FACE TO FACE (1978-1985)

Seiichi Furuya e Christine Gössler si incontrano per la prima volta all’inaugurazione di una mostra fotografica al Forum Stadtpark, a Graz, in Austria, il 17 febbraio 1978. Qualche giorno dopo, Seiichi si fa coraggio e la invita al cinema. La relazione si consolida velocemente, Seiichi e Christine si sposano nel giugno dello stesso anno a Izu, città natale di Seiichi, in Giappone.

Sin dall’inizio, Seiichi registra meticolosamente la relazione attraverso la macchina fotografica, documentando i momenti che trascorre con Christine e scattandole ritratti nell’intimità: dai primi timidi approcci ai numerosi viaggi intrapresi insieme, fino alla nascita del loro bambino Komyo-Klaus nel 1981.

A partire dal 1981, la famiglia inizia a trasferirsi frequentemente: nel 1982 a Vienna, per permettere a Christine di studiare teatro; nel 1984 a Dresda, nella Germania dell’Est, dove Seiichi ha accettato un lavoro come interprete; nel 1985 a Berlino Est, dove si stabiliscono.

In questi continui spostamenti e con la crescita del figlio, Christine comincia a mostrare sintomi di schizofrenia. Nel 1983 viene ricoverata per la prima volta in un ospedale di Graz; a quello seguono altri ricoveri che la costringono a interrompere gli studi di recitazione.

Poco dopo mezzogiorno, il 7 ottobre 1985, nel 36° anniversario della fondazione della Repubblica Democratica Tedesca, Christine si getta dalla finestra al nono piano del palazzo dove viveva con la famiglia.

Questo tragico episodio segna la vita di Seiichi e del figlio. L’amore per Christine resta vivo e, nel tentativo di superare il lutto, Seiichi inizia un lungo lavoro sul proprio archivio fotografico, andando a ricercare le moltissime fotografie scattate a Christine nei momenti condivisi con lei nei sette anni trascorsi insieme. Il risultato sono cinque libri, pubblicati dal 1989 al 2010 con il titolo Mémoires: una sorta di riflesso della memoria della loro storia d’amore, rielaborata dall’artista.

Nel 2018 Seiichi trova i negativi di una macchina fotografica tascabile e di una 35mm, scattati da Christine, anche lei appassionata d’arte e fotografa dilettante. Questo materiale è il punto di partenza di Face to Face, 1978-1985, volume pubblicato da Chose Commune nel 2020. Qui, per la prima volta, Seiichi confronta le immagini scattate da lui con quelle scattate da Christine, a volte negli stessi momenti, riconoscendole per la prima volta il ruolo di co-creatrice. In questa raccolta di immagini, lo sguardo di Christine si intreccia con quello di Seiichi, che diventa a sua volta soggetto osservato. Infatti, mentre l’opera visuale che Seiichi ha costruito attraverso le Mémoires è senza dubbio un tentativo di elaborare il lutto, includendo se stesso e il proprio volto nel racconto, in Face to Face suggerisce che questa ricerca infinita potrebbe anche essere letta come il desiderio di trovare tracce di sé, e del ruolo che ha avuto, nel ricordo della loro vita insieme.

Questo progetto racconta una storia d’amore lunga sette anni attraverso un dialogo visivo che si esprime in dittici quasi perfettamente corrispondenti: i due protagonisti di questa intensa relazione sentimentale si ritrovano tra le pagine del libro, e ora sotto forma di una mostra che viene presentata a Photolux Festival in anteprima mondiale. Nella prima sala è esposta una piccola selezione di ritratti realizzati da Seiichi a Christine tra il 1978 e il 1985.

Lo spettatore si trova immerso in un viaggio intimo a ritroso nel tempo, assistendo allo svolgersi di una storia d’amore in cui la fotografia gioca un ruolo fondamentale: rispolvera ricordi sepolti, permettendo di ricostruire il passato, e allo stesso tempo ne crea di nuovi, in qualche modo influenzati dalla prospettiva e dal passare del tempo.