Location: Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri 1
Orari: Lunedì – Giovedì 15:00 – 19:30 / Venerdì – Domenica 10:00 –  19 :30


ROBIN SCHWARTZ – AMELIA & THE ANIMALS

Le fotografie di Amelia & the Animals sono il risultato di esperienze reali intraprese da Robin Schwartz insieme alla figlia Amelia: il loro è un vero e proprio viaggio all’interno del mondo interspecifico che l’uomo abita insieme agli animali.
Il lavoro copre un arco di circa vent’anni, a partire dal 2002, quando Amelia aveva 3 anni. Le immagini raccontano storie toccanti di relazioni insolite con altre specie.

“Quello che mia figlia e io abbiamo esplorato è un mondo in cui il confine tra uomo e animale si sovrappone o è sfocato, nel quale gli animali fanno parte del mondo degli umani e viceversa”, afferma Schwartz. “Con Amelia abbiamo messo in scena le nostre fantasie ed esplorato le nostre eccentricità al fine di dar vita, in ogni fotografia, a uno spazio creativo dove gli animali non solo coesistono con gli umani, ma interagiscono anche come partner a pieno titolo. Questo lavoro sulla relazione tra gli umani e gli animali nasce dalla volontà di dimostrare, attraverso i momenti colti nelle immagini, l’uguaglianza tra esseri umani e animali. Amelia ha grande coraggio e ingegno nella sua capacità di relazionarsi con ogni singolo animale, con gentilezza e rispetto. Mia figlia è più di una bella musa. È intelligente, tenace e abbastanza coraggiosa da blandire con calma gli animali. Man mano che è cresciuta, la nostra collaborazione si è arricchita, ed è diventata una vera e propria collaborazione professionale: le preferenze di Amelia sono importanti per l’equilibrio del nostro processo lavorativo”.

Le relazioni interspecifiche sono alla base di tutti i progetti a lungo termine di Schwartz. Nelle sue fotografie gli animali non sono rappresentati come bestiali, nobili, o come semplici oggetti di scena, e nessuno dei soggetti è inserito nelle immagini con Photoshop. Ogni animale è visto e vissuto come un individuo, parte del nostro mondo quotidiano e partecipe della messa in scena che le fotografie catturano.

La più recente serie Amelia, Emily and Babie racconta della relazione con due primati salvati: Emily, una rara scimmia cappuccina di circa venticinque anni e Babie, una piccola macaca “adolescente”. Babie ha subito anche tre amputazioni; le mancano mezzo braccio e una gamba opposti, mezza coda e ha un dito centrale congelato. Entrambe oggi hanno qualcuno, esperto e amorevole, che si prende cura di loro.

“Questi ventitré anni di maternità sono stati spesso offuscati da un turbinio di scadenze lavorative. Guardando indietro, il lavoro con Amelia è l’era più significativa della mia vita ed è stata un’àncora di salvezza per mia figlia”, spiega l’artista. “Fotografare gli animali e le persone che si dedicano agli animali è da sempre il centro e la forza trainante di tutto il mio lavoro. La fotografia è per me una sorta di passaporto per entrare in connessione con gli animali e viceversa. Gli animali sono il mio contatto con la spiritualità; la mia religione; il mio vizio; la mia dipendenza. Gli animali mi calmano; mi confortano, mi salvano”. Schwartz e sua figlia condividono un’affinità con il regno animale che le unisce nel processo creativo attraverso il quale danno vita a queste immagini che abitano i nostri sogni, svelano lo straordinario, ci mostrano un mondo affascinante fatto di uguaglianza ed equità.