FUOCO SACRO 2015: THE GHETTO TAROT — ALICE SMEETS


vincitore del concorso Fuoco Sacro
in collaborazione con Gente di Fotografia

I tarocchi riproposti dagli artisti Haitiani (Atis Resistants) scavano nella profonda miseria del ghetto e di quanto di negativo questo nome ancora suscita nella (cattiva) coscienza contemporanea, attraverso immagini di forte impatto emotivo e con chiari riferimenti simbolici. Lo fanno, con i poveri materiali raccolti nel ghetto, per rivendicare, con una fierezza e un coraggio che trapela dagli sguardi, una ricchezza culturale e inventiva, che è l’unica risorsa di questo popolo per uscire fuori, senza ulteriori vittimismi, dalla difficile condizione attuale. Senso della memoria, contaminazione tra culture e prospettive per il futuro si combinano e si confondono nel “fuoco sacro” di queste pièce teatrali, bloccate e come fuori dal tempo. Una forte carica di animistica superstizione rende queste “sacre rappresentazioni” assai poco ortodosse, anzi molto laiche e in qualche modo scopertamente pagane.

I vivaci colori (tipici della tradizione haitiana), e soprattutto il rosso sangue che inonda molte inquadrature, richiamano insieme gioia e violenza, disperazione e voglia di vivere, aggiungendo, come non sempre avviene, efficacia alla rappresentazione. Le immagini sono presentate a coppia, da un lato la riproduzione di uno dei 78 “Arcani”, ideati dal mistico ed esoterista statunitense Arthur Edward Waite e disegnati dalla sua discepola Pamela Colman Smith e, dall’altro, la rivisitazione ideata nel contesto del ghetto: in realtà le foto della Smeets hanno una propria autonoma e intatta forza “compositiva” e “comunicativa”, che non avrebbe necessità di confronto, a supporto della carica partecipativa e dell’afflato psicologico che emana dalle figure.