Vincitore e Menzione Speciale



Nominator: Lydia Dorner, curator: Musée de l’Elysée.
MOTIVAZIONE: Basato su un impianto seriale e su una rigorosa e controllata struttura concettuale, il progetto Surveillance di Valentyn Odnoviun rivela diversi e complementari livelli di lettura: un immediato, apparente, rimando a fotografie di astronomia, uno dei temi del festival; una grande varietà formale e cromatica che caratterizza la singola immagine; un profondo significato politico tanto nella scelta dei soggetti specifici – le pareti di carceri dell’ex blocco sovietico – quanto nella capacità di visualizzare i concetti universali di potere, controllo e sorveglianza.
Nominator: Cristiana Perrella, Direttore: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
MOTIVAZIONE: Il progetto La Renaissance di Mohammed Keita utilizza una fotografia semplice e diretta, priva delle sovrastrutture formali e dei compiacimenti teorici di tanta parte della ricerca contemporanea, caratterizzata da una forte presenza autobiografica. L’immediatezza dello scatto e la grande efficacia compositiva delle immagini posizionano il lavoro all’interno delle pratiche quotidiane della fotografia, nell’accezione più contemporanea, ossia il flusso di fotografie caricate su instagram, condensandone molti dei valori estetici.
Nominator: Hinde Haest, curator: FOAM.
Nel lavoro This World and Others Like It l’autore si muove con estrema libertà tra i generi e le tecniche della fotografia, producendo una ricerca visiva coerente, caratterizzata da un bianco e nero asciutto e una struttura formale ineccepibile. Nella constatazione dell’impossibilità di qualsiasi separazione tra reale e virtuale, nella società contemporanea, la ricerca di Drew Nikonowicz indaga allo stesso tempo la nozione di paesaggio e topografia, le tecnologie della visione tra analogico e digitale, la continua evoluzione dei concetti di rappresentazione e di percezione.