In occasione dell’edizione 2022 del Photolux Festival. Biennale Internazionale di Fotografia, Photolux e intarget promuovono una open call internazionale rivolta ai fotografi, alle fotografe e collettivi fotografici, professionisti/e e non, di qualsiasi genere e nazionalità.

I progetti presentati devono proporre una lettura inedita e originale del tema del Festival: l’amore.

Il progetto vincitore sarà prodotto ed esposto in una delle sedi ufficiali del Festival e inserito all’interno del catalogo.

COMPOSIZIONE DELLA GIURIA
Nicola Tanzini, fondatore e amministratore delegato intarget (Presidente)
Aaron Schuman, fotografo e curatore indipendente
Dimitri Beck, direttore della fotografia, Polka, Parigi


PREMI
Al vincitore verrà prodotta una mostra che sarà inserita nel programma ufficiale e nel catalogo di Photolux Festival 2022.

SHORTLIST

Tara Fallaux, Perfect Pearl
Tomaso Clavarino, Ballad of Woods and Wounds
Chiara Medici, Il paradiso sta sulla groppa di un cavallo
Martina Zanin, I Made Them Run Away
Matteo Di Giovanni, I had to shed my skin
Michael Swann, An Ascension
Ilaria Abbiento, teorèma celèste
Filippo Barbero, Borderland
Ilias Georgiadis, Over.State
Yoshi Okamoto, Sea and Jewelry
Mauro Curti, Volver (Come Back)
Claudia Iacomino, Mnemosyne
Denise Perry, You can call it love

WINNER

Il vincitore del intarget Photolux Award 2022 è An Ascension di Michael Swann!

La giuria ha detto:
“Dopo una lunga e fertile discussione, anche dovuta alle molte e ottime candidature ricevute, la giuria ha scelto all’unanimità il progetto vincitore dell’edizione 2022 dell’intarget Photolux Award. Il fotografo britannico Michael Swann, nel suo progetto “An Ascension” affronta i temi dell’amore, della speranza, dell’identità queer e della devozione. Con approccio intimo e personale, indaga la complessa interconnessione tra amore, impegno e sensualità e il persistente senso ci colpa che affonda le proprie radice nell’educazione cattolica. Grazie a una convincente coerenza nel combinare simbolo e immaginario intimo, Swann ci conduce in un viaggio visivo – soggettivo ma allo stesso tempo universale – capace di attivare in ciascuno di noi risonanze e consonanze diverse a seconda del nostro vissuto, delle nostre relazioni.”