Location: Palazzo Ducale, Cortile degli Svizzeri, 1


#DRAFT — DMITRY MARKOV

a cura di Nicolas Havette
in collaborazione con Manuel Rivera-Ortiz Foundation e VisionQuest

Attraverso il suo costante flusso di immagini, Dmitry Markov ritrae i settori sottorappresentati della società russa, come attraverso uno specchio.

La fotografia è da poco parte della vita di Markov. Dal 2016 è diventata un partner, un compagno costante e un punto di riferimento durante gli “alti e bassi” della sua vita. Markov è un uomo che usa consapevolmente la fotografia: per essere testimone, certamente, ma anche per se stesso. È abbastanza onesto da condividere con noi le sue contraddizioni e le sue debolezze. Osserva il mondo, cercando di trovare il proprio posto al suo interno e, attraverso la potenza delle immagini, riesce a coinvolgerci nella sua storia. Le persone che fotografa diventano immediatamente parte della sua storia, della sua famiglia. A loro guarda mentre guarda se stesso, senza condiscendenza e senza giudizio morale. Documenta la sua vita da “figlio del suo tempo”, condividendo su Instagram tutte le foto che scatta con il suo smartphone. Le sue apertura e mancanza di moralismo su un argomento complicato come la vita di persone che, per ragioni diverse, si sono trovate schierate o emarginate, è ammirevole. Questo progetto proviene da lì, dal passato collettivo della Russia, con le sue gioie e difficoltà condivise. Potremmo essere stati tutti nella stessa posizione degli eroi di questo progetto. Alcuni sono solo stati più fortunati di altre.

Solo un solitario, con le sue affascinanti immagini quotidiane pubblicate su Instagram, può creare un tale autoritratto, costruito nel tempo, e cercare se stesso attraverso la presenza di altri. Di recente ha raggiunto 400.000 follower su Instagram ed è seguito da 30.000 persone sulla sua pagina Facebook: Dmitry Markov è diventato un media.


ortiz